martedì 5 luglio 2011

Una Questione Molto Seria

Da quando abbiamo iniziato a muoverci come Cantiere Sociale Tiburtino deCOLLIamo, cioè 8 anni fa, abbiamo denunciato l'inconsistenza della politica nel V municipio e lo straripamento delle clientele, della speculazione, del degrado del territorio.
A mia memoria, visto che faccio politica attivamente da oltre un decennio nel nostro quadrante urbano, ho sempre registrato un certo squallore delle pratiche politiche locali, e con mio grande rammarico senza grandi differenziazioni rispetto alle compagini partitiche. posso dire di aver visto e sentito di tutto.
L'ultima consiliatura municipale tuttavia rasenta da oltre un anno il ridicolo, anzi forse l'ha abbondantemente superato.
Bastano poche considerazioni: dal 29 settembre 2010 non c'è più una giunta, circa un mese dopo che il presidente Caradonna era passato all'API di Rutelli.
In novembre tentativo di ricomposizione della giunta: fallita la spartizione degli assessorati. I circoli del Pd attaccano apertamente Caradonna, dopo che l'assessora Campana aveva già bocciato il presidente.
Intanto altri esponenti del centro-sinistra danno il via alle loro manovrine: Vella segue il presidente nell'Api.
La signora Campana rinuncia pubblicamente a dicembre ad un posto da assessore.
Altro esodo all'Api: è il turno di Fanasca e Colapietro.
A marzo 2011 un consigliere dei 'grillini' passa all'Idv dopo essere diventato nel frattempo capugruppo dell'Api, è Marco Delle Cave.
Proprio a marzo Pd e Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) sfiduciano pubblicamente l'operato di Caradonna in una nota congiunta e gli rimproverano di aver sfasciato il centro-sinistra locale. A questo punto Pd, Sel e Idv chiedono 'a gran voce' una nuova giunta.
Così Caradonna fa un altro tentativo. Siamo ad aprile. L'Idv non fa parte della nuova giunta, denuncia che ci sono beghe di palazzo che impediscono il varo degli assessori, ma non avendone per sè manda tutto a farsi benedire.
A maggio succede l'imponderabile: dopo le incredibili dimissioni del 2° presidente del consiglio municipale in una sola consiliatura, Fabrizio Donati, viene eletto al suo posto un esponente niente meno che del Pdl, tale Bacchetti; ricordiamo che da solo il Pdl non aveva alcuna possibilità di eleggerlo, essendo in netta minoranza nel consiglio (solo il 35% di voti all'ultima tornata elettorale per il V municipio). Tutti nel centro-sinistra si scandalizzano, ma non si riesce a capire chi materialmente abbia votato il candidato della destra, o si sia quantomeno astenuto.
In questo quadro, Alemanno nomina un direttore tecnico del V municipio senza farne menzione con il presidente Caradonna. E' il segno più evidente del disastro combinato dai partiti del centro sinistra.
Da ultimo, Caradonna tenta di nuovo di formare una giunta, ma i malumori proseguono, soprattutto nel Pd, che per bocca del suo ennesimo capogruppo, Farcomeni (che il partito stesso aveva rimosso da presidente del consiglio municipale tempo addietro) rimane esterrefatto per i continui attacchi che il suo partito subisce in aula da parte del Pdl. Che è una cosa normale in democrazia, ma loro non lo sanno.
Lo spettacolo indegno che si sta svolgendo da così tanto tempo merita di essere preso in considerazione. E superato.
Il municipio che ha espresso la più alta percentuale di votanti ai referendum, il municipio che è lo specchio della sinistra nella città, ha bisogno di cambiare ORA rotta. E per questo nessuno si può sentire al di fuori del prossimo dibattito. Ci sarà un nuovo candidato del centro sinistra alla presidenza del V; non si può permettere che sia un innocuo passaggio di consegne tra burocrati di partito.
E tutti sono avvertiti. Le cose si muoveranno, bisognerà scegliere da che parte stare.

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